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VINO CHARDONNAY SAUVIGNON BLANCFUMAIO IGT CL.75 BANFI-TOSCANA

Ottimo a tutto pasto si accompagna perfettamente con primi e secondi piatti a base di pesce, come spigola al forno o calamari grigliati

Categoria: VINI > TOSCANA

Gradazione Alcolica:
 12.5% vol.
Provenienza:
 Toscana
Denominazione:
 Toscana IGT
Gusto:
 In bocca spicca un’acidità vibrante che dona freschezza e lunghezza sul finale

DESCRIZIONE

Perfetta interpretazione dei vini bianchi freschi di Banfi a Montalcino. Il decorso stagionale dell’annata in corso è stato caratterizzato da una primavera particolarmente fredda, che ha ritardato il processo di maturazione. Grazie poi ad un inizio estate ricco di piogge e ad un agostosettembre soleggiato e ventilato, la vendemmia ha dato risultati qualitativi molto buoni.Colore giallo paglierino scarico. Al naso i sentori fruttati di agrumi e frutta tropicale si fondono con leggere note floreali. In bocca spicca un’acidità vibrante che dona freschezza e lunghezza sul finale.Ottimo a tutto pasto si accompagna perfettamente con primi e secondi piatti a base di pesce, come spigola al forno o calamari grigliati.

Le bellezze artistiche, il paesaggio e la storia ne fanno una delle regioni vinicole più apprezzate a livello mondiale, sia in termini di turismo indotto sia di esportazione di bottiglie. A partire dagli anni '70 del nocento, la Toscana è stata la regione più innovativa d'Italia, e il fenomeno dei Super Tuscans ha certamente giovato all'immagine del vino italiano nella sua globalità. Tra i tanti meriti dei toscani c'è sicuramente quello di avere preservato vaste porzioni della loro regione dalle contaminazioni della modernità, per cui oggi la Toscana è univeralmente percepita come simbolo di bellezza.

Il caso di Bolgheri è rappresentativo di come, partendo da un'intuizione, si può inventare una tradizione che ha portato successo commerciale, ricchezze e prestigio internazionale grazie alla felice integrazione tra vitigno, territorio e creatività umana. Con la nascita del Sassicaia e la commercializzazione delle prime 3000 bottiglie nel 1968, viene ispirato un cambiamento importante in un'altra zona vinicola, con una storia assai più antica, quella del Chianti. Per la prima volta Piero Antinori prova a utilizzare anche in questo vino uve internazionali a complemneto del Sangiovese, facendo uscire il suo vino dalla Doc storica del Chianti. Nasce così il Tignanello, che insieme al Sassicaia può essere considerato il primo Super Tuscan. Nel 1978 debutta il Solaia, nel 1985 arriva l'Ornellaia. Contemporaneamente si è assistito all'affermarsi di un altro vino storico, unico rosso italiano da monovitigno autoctono in grado di competere in termini di qualità e longevità con il Barolo: il Brunello di Montalcino, codificato e commercializzato come tale da Feruccio Biondi Santi sul finire dell'Ottocento.

In questa panoramica abbiamo citato le zone più importanti di produzione (Chianti e Chianti Classico, Bolgheri e Montalcino) ma la Toscana è ricca di altre aree e Denominazioni che hanno molto da offrire. Altra denominazione importante a base di sangiovese è la Docg Vino Nobile di Montepulciano.


Infine vi sono indicazioni anche nelle tre Doc del Vin Santo: vini di lunga e delicata preparazione le cui uve vengono lasciate appassire e sono poi affinate per anni in caratelli di castagno, ciliegio o rovere, mentre la Docg Aleatico Passito d'Elba rappresenta un caso di viticoltura eroica di tradizione millenaria, il cui vino è famoso anche per essere stato bevanda consolatoria di Napoleone Bonaparte durante il suo esilio sull'Isola.